lunedì 1 settembre 2014

L'Orto delle Meraviglie esiste

La prima volta che ce ne hanno parlato è entrato direttamente nell'alone della leggenda. E' questo lo spazio degno di ospitare i racconti legati ad un orto di quasi duemila metri quadrati nel quale più classi di un istituto comprensivo scolastico si alternano al lavoro. 

Ci sono voluti mesi prima di assistere ad una presentazione svolta da due figure fondamentali per l'Orto Scolastico di Pergola, in provincia di Pesaro-Urbino: Angelo, il dirigente scolastico dell'istituto, e Paolo, un agricoltore molto speciale che plasma la terra marchigiana, con la complicità di un video realizzato qualche anno prima, hanno regalato un pomeriggio memorabile ai partecipanti a "OrtoIncontro", un corso di formazione organizzato dalla Regione Marche. Memorabile perché è stata l'occasione per vedere le immagini della vita di questo orto, ma anche perché i due hanno inscenato un siparietto capace di mettere insieme divertimento, ilarità e cose molto serie, come l'educazione dei bambini e il futuro. Fantastico lo sketch iniziale, involontario ma evocativo di ciò che sarebbe seguito: Angelo si presenta come dirigente scolastico figlio di contadini e Paolo lo interrompe dicendo "Angelo, tu lo sai, ma loro no, quindi dobbiamo dirglielo: io sono un contadino figlio di una maestra". Forse è questa una delle chiavi del successo di un orto scolastico che, come più volte abbiamo ripetuto, fa cose meritevoli senza quasi dargli l'importanza necessaria, almeno sul piano mediatico. Qualche giorno dopo ci siamo ritrovati a risalire la vallata che porta a Pergola in compagnia di un manipolo di persone che guardano al futuro (proprio e degli altri) e credono che un orto possa essere lo scenario giusto per costruire nuovi percorsi di sviluppo. 

L'accoglienza all'istituto comprensivo di Pergola è stata meravigliosa: un sorriso da tutti per tutti e, sopratutto, la chiara evidenza che l'orto scolastico sia un bene comune, uno spazio in cui si valorizzano le funzioni dell'istituzione Scuola (si, quella con la S maiuscola). Maestre e professori che si alternano a raccontarci come l'orto sia un laboratorio che supporta la didattica ordinaria in tutte le aree disciplinari, bambini e ragazzi orgogliosi di un patrimonio che li aiuta a crescere, un contadino straordinario (Paolo) che ha reso le insegnanti pressoché autonome nella gestione ordinaria dell'orto, il cuoco della mensa interna che ci spiega come usa i prodotti dell'orto e molto altro. 

Ma un orto vive della terra, ha una sua storia e degli attori. La terra è arrivata quasi per sbaglio quando un progetto di orti sociali è fallito e il Comune di Pergola ha deciso di dare quello spazio in uso alla scuola. Nella scuola un contadino illuminato stava curando un piccolo orto ed è parso del tutto naturale evolvere in qualcosa di più grande. Angelo, il dirigente, e tutti gli insegnanti hanno colto al balzo un'occasione più unica che rara ed è nato quello che mi piace chiamare, riprendendo il titolo di un progetto a noi caro, "l'Orto delle Meraviglie". Le meraviglie sono bambini e ragazzi che nel giorno della nostra visita si alternano al lavoro nell'orto. I più piccoli con competenza ed entusiasmo raccolgono le fave che più tardi mangeremo a mensa, i più grandi tagliano il foraggio con la "falciana" (quella grande falce che i più conoscono come terribile arma della morte quando viene illustrata in storie e fumetti) e la affilano battendola. 

Non è una recita ben preparata: lo si capisce dalla naturalezza con cui vengono fatte le cose, dalle risposte alle domande, dall'orgoglio di bambini che da grandi capiranno meglio la propria terra. E' un orgoglio buono che non sconfina nel far mostra di sé. E forse è proprio per questo che questo orto incredibile circoscrive la propria notorietà ai racconti dei curiosi che vengono a visitarlo o ai momenti in cui la scuola viene invitata a parlarne. A suo modo questa voglia di riservatezza, di lavorare lontano dai riflettori, è un valore aggiunto. Al tempo stesso è un peccato che un esempio virtuoso come questo non sia conosciuto da tutti. 

Ci rivediamo mentre scendiamo lungo la valle che ci porterà via da Pergola e sentiamo il cuore colmo come quello di chi ha appena vissuto un'avventura straordinaria. Pensiamo alle parole di Paolo: "Sai, quest'orto per me è molte cose... è anche il riscatto di sentire i miei figli orgogliosi perché il loro padre è un contadino che insegna a scuola". Si, questo è davvero l'Orto delle Meraviglie! 

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Per sentire un racconto sull'orto di Pergola segui questo link: http://amisnet.org/agenzia/2014/06/12/dallorto-mensa-scolastica-i-giovani-agricoltori-pergola/